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NEST04

Sicurezza dei ponti

Valutazione delle nuove Linee Guida

Questo progetto affronta il tema della gestione dei ponti soggetti a due categorie di fenomeni naturali: i sismi e le alluvioni. L’erosione alle base delle pile è una delle principali cause di cedimenti differenziali o, nei casi peggiori, di collasso di ponti in alveo. Tale fenomeno, intensificato da eventi di piena sempre più frequenti ed intensi, con il cambiamento climatico, può risultare particolarmente problematico per ponti in zona sismica: ancora prima di manifestarsi come cedimento, lo scalzamento delle pile incrementa la flessibilità del ponte, a cui consegue, durante eventi sismici anche di modesta intensità, il rischio di spostamenti rilevanti, fino alla perdita di appoggio, dell’impalcato.

A seguito del collasso o anche solo del danneggiamento di un ponte, oltre ai costi di intervento per la riparazione o ricostruzione, si sommano le conseguenze indirette della perdita di funzionalità o delle interruzioni di funzionamento non solo della singola infrastruttura ma, spesso, di parti importanti di una rete di trasporto: la gestione della sicurezza dei ponti esistenti è pertanto una sfida significativa per l’ingegneria civile e del territorio.

I ponti in Italia sono numerosi e una loro analisi approfondita, o sistemi di monitoraggio capillari, richiederebbero una quantità di risorse straordinaria. Al fine di di identificare le priorità con cui eseguire tali indagini e decidere gli interventi necessari, si sono adottati in Italia e all’estero approcci multi-disciplinari che si basano su metodi semplificati di valutazione del livello di rischio delle strutture, idoneo per la classificazione degli interventi necessari per la messa in sicurezza. In particolare, per ponti in zona sismica e soggetti a scalzamento a seguito di fenomeni alluvionali è necessaria l’adozione di procedure di classificazione multirischio.

Nel 2020 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato le “Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti” (in breve Linee Guida, disponibili qui, insieme a tutti gli allegati). La loro adozione è sperimentale fino al 2022, al termine del quale è prevista una revisione, prima della sua adozione in forma definitiva: l’obiettivo di NEST04 è proprio quello di fornire un contributo a questa revisione.

Programma

Le Linee Guida italiane adottano il metodo di classificazione e gestione del rischio di cui abbiamo detto sopra, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti’ approvate in Italia nel 2020 dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. L’adozione di tale documento ha lo scopo di assicurare l’omogeneità a livello nazionale della classificazione e gestione del rischio, della valutazione della sicurezza e del monitoraggio di ponti, viadotti, e opere similari esistenti.

Il nido è ispirato e alimentato dalle competenze di due ricercatrici: Maria Pregnolato, Lecturer all’Universita’ di Bristol, e Maria Pina Limongelli, Professore Associato in DABC. NEST04 compre anche Pier Francesco Giordano, Ricercatore post doc, Giancarlo Costa, dottorando, Silvia di Sano, laureanda magistrale.

Gli obiettivi

  • Sperimentare l’applicazione delle Linee Guida ad alcuni casi studio e identificare eventuali criticità della metodologia proposta.
  • Confrontare, sempre attraverso casi reali, l’approccio delle Linee Guida con le prassi adottate  in altri paesi, a cominciare dal Regno Unito, identificando sia le differenze nella metodologia, sia nella classificazione che ne risulta.

Questo progetto è tra i primi ad applicare e valutare le nuove Linee Guida italiane per la classificazione dei ponti. Fornirà un esempio concreto di come la normativa possa essere applicata per ponti in zona sismica esposti a rischio di scalzamento delle pile, così come identificherà aree di miglioramento e aggiornamento grazie alla comparazione con pratiche internazionali.